Nel decreto non solo soluzioni per i precari, anche nuove opportunità professionali per chi è già in ruolo
Data: 09/08/2019

Sul decreto precari varato mercoledì 6 agosto dal Consiglio dei Ministri un commento della segretaria generale CISL Scuola

Le soluzioni riprese nel testo del decreto sui precari varato dal CdM di mercoledì 6 agosto, frutto di un confronto approfondito tra sindacati e MIUR al tavolo tematico sul reclutamento, tengono conto sia della necessità di assicurare un adeguato livello di qualità professionale di chi accede all'insegnamento, sia del doveroso riconoscimento del servizio prestato dai precari con giusto equilibrio fra le tante e spesso contrastanti aspettative del precariato stesso. Quelle individuate sono soluzioni che rispondono in modo equo ed efficace alle esigenze di stabilizzazione del precariato nella scuola, offrendo nel contempo e più in generale opportunità per chi vuole intraprendere percorsi di crescita lavorativa, con soluzioni che meriterebbero di essere ulteriormente sviluppate per offrire ad una platea più ampia di docenti di ruolo (compresi quelli di infanzia e primaria, oggi esclusi) un’occasione per partecipare a corsi qualificanti, programmati nel tempo dalle Università e utili per la mobilità professionale. A quanti lamentano la mancanza di un vaglio selettivo, ricordiamo che i PAS (Percorsi Abilitanti Speciali) previsti dal decreto sono a tutti gli effetti strumenti di seria formazione professionale in ingresso e di efficace selettività nell’accesso al ruolo attraverso regole stringenti. 

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