PUBBLICATE LE GRADUATORIE PROVINCIALI PER LE SUPPLENZE. PIENE DI ERRORI. SI PROFILA UN CONTENZIOSO CHE RISCHIA DI INFICIARE L’AVVIO DELL’ANNO SCOLASTICO 2021/22.
A cura degli uffici provinciali dell’USR per il Lazio (ATP), si stanno ripubblicando in questi giorni le graduatorie per le supplenze (GPS) del personale docente, compilate sulla base delle disposizioni dell’OM 60 del 10 luglio 2020. Molte le perplessità che gravano sin dall’inizio su queste graduatorie, la cui compilazione, senza alcuna formazione preliminare, fu affidata a suo tempo alle scuole, le cui segreterie sono storicamente sotto-organico e composte in gran parte da personale non stabilizzato, quindi anche difficile da formare, pur in presenza di auspicabili iniziative in tal senso, che, comunque, non sono state mai avviate.
La ripubblicazione a cura degli uffici provinciali dell’USR ripropone, aggravati, i problemi a suo tempo già denunciati dalle organizzazioni sindacali. Né, del resto, poteva essere plausibile l’ipotesi di un intervento salvifico da parte di questi uffici, anch’essi cronicamente a corto di personale e alle prese con l’avvio del nuovo anno scolastico, in un territorio particolarmente difficile, complesso e vasto come quello laziale.
Le GPS saranno utilizzate sia per le immissioni in ruolo, secondo le disposizioni del Decreto Legge 73/2001, sia per il conferimento degli incarichi annuali. Il grande numero di errori che le caratterizza sin dall’inizio, aggravato da quelli che si sono sommati a causa dei cosiddetti “elenchi aggiuntivi” (elenchi del personale che ha conseguito l’abilitazione o il titolo di specializzazione su sostegno entro il 31 luglio 2021), che risultano gravemente deficitari, secondo molte segnalazioni ricevute, rischia di dar luogo a un ampio contenzioso, al cui esito sarà necessario provvedere al cambio dei docenti assegnati alle singole scuole.
Che le GPS di Roma siano invalidate dalla grande massa di errori che contengono è, del resto, chiaramente scritto nelle stesse premesse del decreto di pubblicazione dell’ATP di Roma, laddove, prima del dispositivo si afferma che “per taluni aspiranti non è stato possibile l’aggiornamento della posizione nella fascia richiesta e/o l’esclusione, per errore tecnico del sistema informativo del ministero”. Questa, tuttavia, non è che una parte della verità, in quanto:
- Il problema non riguarda il solo ATP di Roma;
- Gli errori nelle GPS erano presenti ben prima dell’inconveniente tecnico lamentato dall’ATP di Roma, ed erano stati ripetutamente denunciati dalle OO. SS. scriventi.
Difficile sottrarsi all’amara constatazione del naufragio del sistema scolastico nazionale e regionale, voluto da disposizioni calate dall’alto senza un preventivo studio di fattibilità e reso possibile da una gestione improvvisata e non sistematica del reclutamento dei docenti.
Roma, 10 agosto 2021